Molti di voi si saranno visti recapitare nella propria posta la ormai famosa “busta arancione” composta da alcune pagine in cui sono indicati:
– data prevista di pensionamento;
– ultima retribuzione o reddito percepiti;
– il valore del primo assegno di pensione e il tasso di sostituzione al lordo delle imposte.
Preciso da subito che tutte queste informazioni hanno valore puramente indicativo, in quanto le regole di accesso al pensionamento potranno cambiare in futuro, così come non si può prevedere l’andamento della carriera lavorativa, nonché dell’economia italiana, a cui è agganciata la rivalutazione dei montanti contributivi accantonati dai lavoratori.
Da molti criticata poiché vista come un “favore” alle compagnie assicurative, in realtà punta ad aumentare negli italiani la consapevolezza del proprio futuro previdenziale.
L’età pensionistica infatti, è una fase della vita molto delicata proprio per le diverse esigenze che potrebbero sorgere, conoscere quindi la propria situazione finanziaria potrebbe aiutarci a valutare eventuali difficoltà future.